Che Europa e Islam siano stati, reciprocamente, l’Altro “prossimo” è un fatto storico ben documentato. Ma che forma prende questa relazione oggi, nel momento in cui il Medio Oriente vive una radicale crisi degli Stati e l’Europa si dibatte con le sue contraddizioni interne e la minaccia del terrorismo jihadista? I contributi di questo e-book, realizzato dalla Fondazione Oasis nel quadro del progetto Conoscere il meticciato, governare il cambiamento, indagano l’attualità di questa relazione sotto diversi aspetti: la politica dei migranti e la questione delle frontiere; la riflessione sulla laicità e i tentativi di ripensarla; la libertà religiosa come elemento di politica interna ed estera dell’Unione; la possibilità di un nuovo umanesimo nell’Islam. Che cosa uscirà da questo processo è ancora presto per dirlo e tutte le possibilità sono aperte, comprese quelle più tragiche. Ma una cosa è certa: non saremo più gli stessi, anzi non siamo già più gli stessi. «I confini cambiano e proprio per questo ci cambiano» (A. Scola). A noi assumere creativamente questa sfida. INDICE -- Andrea Pin, L’Europa: dove si gioca la partita tra Islam, modernità e nichilismo -- Paolo Maggiolini, Contiguità e fratture nello spazio mediorientale allargato: identità contese e lotte egemoniche -- Caterina Roggero, Equilibrismi europei tra solidarietà e sicurezza: la sfida delle migrazioni -- Paolo Monti, Europa e Islam: riletture della laicità -- Carlo Nardella, L’Europa allo specchio. Turchia, Unione Europea e religione -- Antonio Angelucci, L’Europa e i musulmani: quale spazio di libertà religiosa? -- Viviana Premazzi, Oltre la motivazione socio-economica, il fascino del Califfato tra i giovani figli di immigrati in Europa -- Marco Demichelis, Ricominciare dall’Islam per una preventiva de-radicalizzazione del fondamentalismo religioso. Il fondamentale contributo delle Humanities -- Ines Peta, Il Mediterraneo: spazio possibile di un nuovo umanesimo Stella Coglievina, Europa, diritti e mondo musulmano: la libertà religiosa, un valore da esportare? -- Angelo Scola, Confini che ci cambiano