I tipi come Tucker Moore non escono con ragazze come me.
I suoi scontatissimi addominali scolpiti sembrano essere stati forgiati dagli dèi, mentre io ho più curve di una strada di campagna.
Lui è un casanova che farebbe calare le mutandine a chiunque, invece io mi sento più a mio agio dietro l’obiettivo della mia macchina fotografica.
È il ragazzo della porta accanto, e la definizione per antonomasia di una pessima idea.
Non ho motivo di pensare a lui, e avrei dovuto scacciarlo dai miei sogni nel momento stesso in cui ha fatto capolino.
Avrei fatto meglio a non tentarlo; anzi, avrei dovuto soltanto confinarlo nella friend-zone.
Cosa che ho fatto, prima ancora che lui potesse pronunciare il fatidico “Solo amici”.
Non importa se passa più tempo a casa mia che sua, o se il suo sorriso mi fa venire le farfalle nello stomaco.
Si tratta soltanto di Tucker.
E prima di rendermene conto, ecco che diventa il mio migliore amico.
Per giunta, del tutto off-limits.
La nostra rovina è una gita fuori porta, e ho i bagagli così pieni che alla fine ho lasciato la lucidità a casa.
Perché Tucker sarebbe stato bene.
Ma io sarei finita nei guai con il ragazzo della porta accanto.