Francia, vigilia della Prima guerra mondiale. Durante una missione nella regione della Mosa, il giovane ufficiale Adrien Fournier viene gravemente ferito al viso. Per lui la guerra è finita, ma non certo la sofferenza. Ricoverato in un ospedale parigino specializzato, viene sottoposto a dolorose operazioni e trascorre gli anni del conflitto in una stanza senza specchi, la stanza degli uomini senza volto. Molti di loro non accettano di rimanere irrimediabilmente sfigurati, e si tolgono la vita piuttosto di confrontarsi con gli sguardi disorientati delle loro famiglie. Insieme ad altri ufficiali che si trovano nella sua stessa situazione, e con cui intreccia un'amicizia fatta di consapevolezza e di reciproca comprensione, spesso venata di sottile umorismo, Adrien inizia un percorso di rinascita e non perde mai il desiderio di immaginare per sé un futuro. Drammatica e commovente, questa vicenda narrata con semplicità ed eleganza racchiude nelle sue poche pagine l’orrore indescrivibile della guerra, raccontata senza mai essere mostrata. Una grande storia d'amicizia, coraggio e speranza, per ricordare che dalle ferite, insieme al dolore, può nascere anche la grazia.