David Ricardo sosteneva che macchine e lavoro sono in continua competizione, perché un aumento dei salari spinge i capitalisti a sostituire il lavoro con le macchine. Friedrich A. von Hayek chiama "effetto Ricardo" la serie di reazioni causate dal mutamento del rapporto tra macchine e lavoro nelle decisioni d’investimento.
Per il grande economista austriaco, la domanda aggregata non è la chiave per la comprensione dei problemi del ciclo economico. La domanda di beni di consumo non determina automaticamente i beni capitali che servono a produrre i beni finali richiesti. Ciascuno dei possibili fornitori di macchine investe solo sulla base di specifiche attese di profitto; e una medesima domanda di beni di consumo può essere soddisfatta con differenti volumi d’investimento.
Hayek paragona il complesso processo della produzione a un flusso, nel quale la consistenza dei vari affluenti non è determinata dalla domanda finale, ma dalla struttura dei prezzi relativi dei differenti fattori produttivi. L’economia è un mondo di scarsità relative: non ci sarà mai l’età dell’oro, o l’abbondanza di tutte le cose.